di Andrej Sokol
Chi ancora nutrisse dei dubbi sulla portata dei danni che la crisi finanziaria avrebbe eventualmente arrecato all’economia reale può confrontarsi oggi con cifre concrete sulla produzione, l’occupazione e il commercio internazionale.
Nonostante le massicce iniezioni di liquidità da parte delle banche centrali, gli intermediari finanziari continuano a centellinare il credito, con effetti devastanti sulla domanda aggregata e quindi sulla produzione. Sia il ripristino del flusso del credito che la ripresa dell’economia reale, così come l’evitare una ricaduta nel protezionismo commerciale e finanziario, richiedono seri e coordinati interventi governativi; su tutti e tre i fronti, nonostante alcuni segnali incoraggianti, resta ancora molto lavoro da fare.
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