(Tutti bravi a sapere cosa è meglio per gli altri)
Il titolo che ho scelto approssima una delle ricette preferite di coloro che, talvolta in buona fede e molto spesso no, sanno che cosa si debba fare in una situazione complessa quanto mai come quella del salvataggio dell’Europa che, con enormi sacrifici, la Grecia sta cercando di portare in porto (si, ha letto bene, la Grecia sta cercando di salvare l’Europa: lo sostengo, sui media e per iscritto, dal 2011).
Non è certamente possibile discutere in poche righe tutti i problemi che la proposta nasconde, ma occorre pure che se ne cominci a parlare in maniera sistematica, o la malafede ci seppellirà prima ancora di quanto non vorrebbero fare gli austeri (che per fortuna di tutti il Governo greco sta marcando da vicino). Mi concentrerò dunque sulla prima parte della ricetta (“La Grecia deve uscire dall’Euro”) e cercherò di capire se chi suggerisce questa ricetta sappia di che cosa si stia parlando.
1. La Grecia deve uscire….
Uno dei primi a dirlo fu il professor Martin Feldstein, già capo dei consiglieri economici di Reagan. Poi altri, di spessore minore, si sono aggiunti al coro. Noi chiediamo: per il bene di chi? Non viene detto. Della Grecia? Per quello della Germania? O della BCE? Del signor Juncker? Dell’UEM, dell’UE, dell’economia mondiale, di chi? O perché ‘è giusto’? E poi: per il bene di chi lavora in UEM ed UE, o per il bene di quel ‘top 10%’ della popolazione che accumula un reddito in proporzione di molte volte superiore al proprio peso sul totale della popolazione?
2 …uscire dall’Euro
E come si fa ad ‘uscire dall’Euro’? I grandi strateghi forse possono dirci quale sia la procedura di uscita nel caso intendano dire che la Grecia esca di propria volontà dall’Euro? O possono dirci quale sia la procedura qualora intendano ‘espulsione’, cioè che la Grecia ‘venga fatta uscire’? E quali condizioni debbano verificarsi perché l’una o l’altra procedura possano essere attivate? Oppure immaginano che funzioni come con i loro figli adolescenti, che appena finito di cenare annunciano ‘io esco’ o, alternativamente, come quando loro stessi dicono ai figli adolescenti ‘guarda, esci… prima che io perda la pazienza’?
3. E se provassimo ad essere seri, e ci chiedessimo che cosa avverrebbe se la Grecia ‘uscisse’? Soltanto accenni, tanto per avere un’idea. Altri ne hanno scritto prima e meglio di me. Io qui raccolgo, o poco più.
3.1 Alcuni effetti sulla Grecia
a. Il rifornimento di liquidità alle banche greche da parte della BCE cesserebbe completamente e immediatamente.
b. I debiti esteri, pubblici e privati, rimarrebbero denominati nella valuta in cui lo erano prima dell’uscita. Dove troverà quelle valute l’economia greca?
La banca centrale greca non potrebbe, ovviamente, fornire Euro al sistema bancario greco. Salari e pensioni dovrebbero essere pagati in una moneta non-Euro (è interessante che i faciloni non riescano a pensare ad altro che alla dracma, così come le loro controparti italiane non riescano a pensare a niente altro che alla lira – o alla ‘new lira’, come mi è capitato di leggere!). I residenti che ricevano la nuova moneta faranno quello che farebbe chiunque: se ne libererebbero il prima possibile in cambio di Euro o dollari o, meglio ancora, merci e servizi. Tasso di inflazione? Alle stelle in poche ore. La nuova moneta è carta straccia (esempio per chiarie il concetto di ‘carta straccia’: un giorno chiesi ad un mio studente proveniente da un altro pase se potesse raccontare ai suoi coetanei che cosa sia l’inflazione, quella vera. Lo fece molto bene. Poi gli chiesi se potesse portarci carta moneta in pezzi da 500…non importa cosa; tornò dopo le vacanze invernali e ci disse che non ne aveva trovati, perché i suoi li avevano usati per accendere il fuoco).
c. Il paese viene immediatamente privato dall’accesso al sistema europeo dei pagamenti e dei regolamenti infra-europei.
d. Nessun produttore estero sarà disposto a fare credito ad importatori greci, né le banche saranno disposte ad emettere garanzie e lettere di credito per attività che vedano un residente greco come controparte.
e. Il paese potrebbe fare ricorso ai prestiti di altri paesi (Russia e Cina in primis), innalzando il rischio geopolitico con ovvie ripercussioni sui mercati finanziari (sarà bene ricordare che i prestiti hanno dei costi che vanno ben al di là del tasso di interesse che il debitore si impegna a pagare).
f. Si verificherebbero situazioni di forte disagio social e i partiti anti-europeisti troverebbero nuova spinta e un ritrovato appoggio (punto evidenziato da Paul Krugman, questo).
3.2 Alcuni effetti sull’Italia (e non solo)
f. All’annuncio della decisione del Governo greco di uscire, o degli austeri di uscire la Grecia (!), i residenti cominciano a ritirare liquidità dai propri conti correnti e, quelli che possono, a trasferire i propri fondi in Svizzera (o simili).
g. Contemporaneamente, italiani (e non solo) creditori di imprese, privati e governo greci azzerano la probabilità di vedersi ripagati sia interessi che principale.
h. Le banche riducono drammaticamente l’ammontare del credito alle famiglie e alle imprese, in quanto entrambe diventate rischi molto più forti di quanto non fossero in precedenza.
i. I prezzi delle azioni e di altre attività finanziare subirebbero ribassi importanti e forse catastrofici, con effetti immediati sulla ricchezza detenuta dalle famiglie e sul capitale delle banche. Non solo in Italia, ma in tutta Europa. Gli investitori si chiederebbero infatti se la cosiddetta ‘area Euro’ sia ancora un’Unione Monetaria o semplicemente un’area, appunto, con porte di ingresso e di uscita aperte ‘a piacimento’ (a piacimento di chi? Degli austeri). Di conseguenza, metterebbero in dubbio l’appartenenza di Portogallo, Spagna e Italia all’UEM…… (mi sia consentito rimandare al mio recente Solo una definizione e qualche numero).
l. ……
Chissà se quella persona che in un tweet mi ha definito ‘terrorista’ per aver detto che sarebbe un disastro comparabile ad Hiroshima lo farebbe ancora, dopo aver letto queste righe.
Non sono un esperto di economia .ho visto un video su youtube di 2 h di lez universitaria del prof Sdogati,su segnalazione di un mio amico. Ho pensato:” ora vedo i primi 5 m,se capisco,lo vedró in 8 tappe di 15 m”. Ebbene,ho cominciato a vedere e non sono riuscito + a smettere affascinato dallo stile del prof. Mi é rimasta impressa la parte in cui spiega agli studenti le garanzie chieste dalle banche ai tempi dei nostri nonni: ” fuori le braccia!, dobbiamo vedere gli amici che frequentate! Non é che fra questi ci sia anche l’ eroina?” Ora io non ho la capacitá di affermare con certezza di aver capito la sua lezione né tantomeno potrei esprimere giudizi nel merito.So solo che ora mi vado a vedere tutto quello che C’ é su internet ( video articoli interviste ecc) sul prof Sdogati,e se abitassi a milano , mi iscriverei al politecnico ,a 60 anni, solo per sentire dal vivo le sue lezioni
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