Les paroles seules comptent.
Le reste est bavardage.
(Ionesco)
Qualche settimana fa ho pubblicato su questo blog alcuni miei pensierini sulla ‘sharing economy’. Dichiarai subito la mia assoluta ignoranza in tema (cosa che peraltro non sembra essere in genere un impedimento…), con ciò contravvenendo a una regola ferrea della professione: parla di ciò che hai studiato e studi, parla solo se puoi difendere la tua tesi, ascolta in tutti gli altri casi.
Ma l’occasione era troppo ghiotta, poiché questa ‘sharing economy’ sembra essere qualcosa di talmente rivoluzionario che la discussione è confusa e impregnata di ideologia in maniera evidente. E dunque un intervento il quale ‘parta dall’inizio’, gettando un po’ di luce non tanto sull’etimologia del termine quanto sui modi in cui esso viene usato e interpretato, forse ci sta, come dicono oggi i giovani con espressione odiosa (tutto, ci sta, sempre. Il problema è se ci stia bene o ci stia male). Visto che alcuni sembrano essersi divertiti a leggere i miei pensierini, vado avanti, sempre nella speranza che chi ne sa (per aver studiato il fenomeno) mi educhi. Continue reading “Sharing economy? O gig economy?”