QE for Growth? Bullshit

A few years back a really small book attracted my attention because of its title. I know, that is the way it usually happens. But this one title was really special: On bullshit, by Harry G. Frankfurt, moral philosopher, Professor Emeritus of Philosophy at Princeton University (Princeton University press, 2003). Obviously, a must-buy, must-read, must try to understand. After all, it is not everyday that such an expression is used by a moral philosopher, let alone become the subject matter of a book. The opening lines of the book read as follows:

“One of the most salient features of our culture is that there is so much bullshit. Everyone knows this. Each of us contributes his share. But we tend to take the situation for granted. Most people are rather confident of their ability to recognize bullshit and to avoid being taken in by it.”

Fast forward. In a recent post Simon Wren-Lewis, a colleague at Oxford, mentioned Professor Frankfurt and his work on bullshit. Now, before reading Professor Frankfurt, Emeritus at Princeton, I would have never thought of using such language myself. If in addition, however, Wren-Lewis uses the concept, I feel like I am free to use it myself: after all, if my majors do…

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Che cosa ci aspettiamo da Dresda?

Ieri, 27 maggio, vengo invitato da ClassCNBC ad un dibattito su ‘che cosa succederà a Dresda’, dove si tiene per tre giorni la riunione dei ministri delle finanze dei sette governi ‘dei paesi più industrializzati al mondo’. Inutile dire che il problema è, ancora una volta, il debito greco, lo stato delle trattative, la probabilità che si arrivi ad una rottura delle stesse, che il governo greco ripudi il proprio debito (quello che chi conosce le lingue chiama ‘default’). Questo non è normale: il G7 finanziario che si occupa direttamente del debito greco? Vuol dire che gli Usa entrano in gioco non più per interposta persona, cioè la Lagarde e il FMI, ma seggono al tavolo. Cosa questo significhi, o implichi, non lo so dire, ma mi sembra un fatto importante assai. Continue reading “Che cosa ci aspettiamo da Dresda?”

BCE aggressiva, QE accelerato, Euro in deprezzamento

Se, nel programmare le vacanze estive, qualcuno aveva cominciato a pensare che un salto a Disneyland ce lo di sarebbe anche potuto permettere tra luglio e agosto, visto che l’euro stava tornando ad apprezzarsi sul dollaro, faceva i conti senza l’oste, cioè, la BCE. La quale ha annunciato che anticiperà nei mesi di maggio e giugno le immissioni di liquidità nel sistema che, secondo un calendario ‘lineare’, avrebbe dovuto effettuare in luglio e agosto.  Continue reading “BCE aggressiva, QE accelerato, Euro in deprezzamento”

Effetti poco discussi di un Quantitative Easing

Ancora un esempio di una ‘verità’, o almeno di una ‘regolarità storica’. Eccolo: la verità non esiste. E noi non vediamo le cose come sono, le vediamo invece come siamo.

Nei miei anni di dottorato, a cavallo tra la fine degli anni settanta e la prima metà degli ottanta, impazzava la cosiddetta ‘scuola monetarista’, o ‘liberista’, o ‘delle aspettative razionali’ o, ancora, del ‘libero mercato’. Nonostante io fossi in una scuola in cui quelle idee ripugnavano a gran parte dei docenti e a praticamente tutti gli studenti, l’atmosfera la si respirava comunque. E, per venire al punto, si respirava in particolare l’odio profondo per tutto quello che aveva a che fare con la politica fiscale, e l’amore incondizionato per tutto quello che aveva a che fare con la politica monetaria. Questo non deve sorprendere: lo Stato era ed è il nemico principale (assieme al Sindacato) di coloro che hanno fede nel libero mercato. Continue reading “Effetti poco discussi di un Quantitative Easing”