La lunga via della FED verso la ‘normalità’ (monetaria)

  1. Gli antefatti: fino al 2007

Fino alla Grande Crisi Finanziaria iniziata nel 2007 con la crisi di Bear Sterns (2008 per chi preferisse datarla dal fallimento di Lehman Brothers) la politica monetaria ‘strategica’ veniva condotta attraverso le variazioni del tasso di sconto. Il modello teorico che sosteneva questa scelta era quello in cui ancora molti credono: tagli (aumenti) del tasso di sconto servivano a rendere il credito alle banche commerciali meno (più) costoso, il che induceva le banche a tagliare (aumentare) i tassi attivi e, così facendo, rendere meno (più) costoso il finanziamento degli investimenti e delle spese per consumi. In questo quadro le vendite (gli acquisti) di titoli da parte della banca centrale, transazioni note come ‘operazioni di mercato aperto’ servivano prevalentemente come strumenti per la stabilizzazione dei tassi di mercato, ma non venivano usate come strumenti di politica di lungo periodo.

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Tanto tuonò, che piovve

Le previsioni, gli avvenimenti, ulteriori previsioni

Il Federal Open Market Committee della Federal Reserve ha deliberato un aumento del tasso di sconto di 25 punti base. Ha accontentato il presidente eletto Trump? No, la decisione è il risultato della politica monetaria messa in atto finora e delle intenzioni di The Donald sul piano fiscale

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Sarà un dicembre importante per le politiche monetarie

Tassi di interesse negativi. Ne abbiamo scritto a maggio, quando il fenomeno venne all’attenzione del grande pubblico. È ora di tornarci sopra, perché il 3 dicembre prossimo il consiglio direttivo della BCE prenderà decisioni di politica monetaria potenzialmente importanti tra le quali, alcuni immaginano, quella di ridurre ulteriormente il tasso di interesse che paga sui depositi, tasso già ora negativo. Siccome poi queste decisioni condizioneranno, esplicitamente o meno, le decisioni che la FED prenderà il 16 dicembre circa il proprio tasso di sconto, è bene rivedere rapidamente questa storia del ‘tassi negativi’ per poter poi valutare bene gli effetti potenziali delle decisioni che ci aspettano in fine d’anno. Continue reading “Sarà un dicembre importante per le politiche monetarie”